L’orzo – di Marco Mazzanti

 

 

 

 

 

Curva l’ispide vette verso la madre terra l’orzo
e nel fluente mar delle setose ariste
getta qua e là le spighe come pesci in branco.
Mutano i culmi ormai, gli asciutti lembi
vinti son già dalla calura
e al carezzar del vento esala
dense fragranze amare
la messe che matura.

Testo originale di Marco Mazzanti

 

 

 

Condivido qui un testo di Marco Mazzanti ; un biglietto nella sporta della spesa insieme al pane fatto in casa da Renza, sua moglie, che il sabato al mercato non manco di comprare quando sono in città. Renza e Marco infatti lavorano la terra e allevano animali nella loro azienda agricola biodinamica in provincia di Ferrara. 

Il biglietto di Marco è rimasto sul mio tavolo per qualche settimana, nell’attesa che mi venisse un’idea per presentarlo, introdurlo all’attenzione di chi lo leggerà. Adesso forse quei campi saranno stati mietuti delle
” fragranze amare della messe che matura “.

In realtà, il ritmo che tocca come la brezza estiva ogni parola del testo è esso stesso il messaggero dell’intimità d’ascolto, che dal campo d’orzo s’ispira fino in questi versi che chiedono la stessa intimità per dischiudere al cuore il loro canto.

rosaturca

 

 

 

 

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