Category: dionisiache

Una mancata ebrezza

 

 

 

 

 

Nero su bianco fermo questi passaggi di pensiero — e invece avrei fermato a colori il miele e l’arancio nel cielo di ieri, mentre veniva plasmando luci e vapori sopra la stretta via fra gli antichi palazzi dell’università ; nel pomeriggio minacciava temporale, ma ora il vento leggero e freddo premeva una teoria di nuvole sospese a mezz’aria, e il tramonto mutava i corpi d’acqua pregnandoli d’inediti riverberi di luce.
E poi, sono stati i banchi del mercato a catturare la mia attenzione nella spesa contadina della sera.

Con le sporte di verdure fresche, siamo entrati nel locale dall’aspetto dismesso ad arte dove un tavolo per quattro era stato prenotato per la nostra cena ; prima di cominciare, nello specchio del bagno delle donne ho colto sul mio viso e ho avvertito nelle membra lo slancio pronto all’abbandono conviviale.

Per tutti il cibo sarebbe stato squisito, il gusto esaltante, una combinazione inedita e una preparazione accurata di alimenti semplici. E tuttavia non abbiamo ecceduto la misura solitaria della soddisfazione di un bisogno di mangiare, niente più di questo ; non abbiamo imboccato la via promessa nel gusto che ci avrebbe sciolti e condotti fino al dio — che ci avrebbe abitati per un poco, e ci avrebbe ricongiunti nell’entusiasmo misterioso di brillare alla luce del suo sorriso.

 

 

 

 

 

Aria d’inverno

 

 

 

 

 

Si levano certi mattini come una lastra tombale — così il cielo, in certi giorni d’autunno che declinano di muffa e di licheni, poco prima che giunga la pioggia a schiarire quest’aria con la sua caduta. Presto, si esce di sotto la lastra abbracciati vivi ai morti, e il rigoglio di vivere è questo mosto maturo e segreto.