Philippe Aigrain – immagine web
È mezzogiorno Philippe, il suono di campane inonda l’aria sulla città antica – chissà se anche tu, studente a Bologna, ti emozionavi per questo stesso suono di bronzi che fa l’aria liquida.
Appena in piedi Philippe, oggi ho bisogno di tutto il caffè nella napoletana, oggi è venuto come un deserto di pianto, senza che fosse notte ad albeggiare, con lo stupore negli occhi, lo sguardo a vuoto nella stanza, siedo, le mani appoggiate sulle ginocchia, ho l’impressione che mi ascolti, e io ti parlo, e mi consolo
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19 luglio 2021
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