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LE MAGIE DEI MAGI

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« Si dice che da Balaam sorse la stirpe e la casta dei Magi, la quale era fiorita in Oriente. Essi ebbero in loro possesso le scritture che contengono le profezie di Balaam, compresa quella che dice — una stella spunterà da Giacobbe, un uomo sorgerà da Israele. »

Origene OMELIA SUL LIBRO DEI NUMERI

 

 

Altrove ( CONTRO CELSO, I, 59 ) lo stesso Origene dava un’ulteriore versione della vicenda dei Magi. Era avvenuto infatti che i Magi, allorché un certo giorno tentarono di mettere in opera i loro abituali sortilegi, si accorsero che questi erano diventati inaspettatamente inefficaci. Constatato il fallimento, ne dedussero che un grande avvenimento dovesse essersi verificato, e osservando in cielo un segno divino, la stella, si misero dunque in cammino verso Betlemme.

 

Ma per quale motivo le « magie » dei « Magi » in quell’occasione avevano perso tutto il loro potere d’incantamento ? Origene spiega anche questo. Non era solo perché le schiere degli angeli, cantando a Betlemme le lodi del Signore, avevano sconfitto gli spiriti malefici ma erano state soprattutto « la forza di Gesù e la divinità che era in lui » a rendere vane le loro arti. E contrapponendo direttamente Gesù – anzi la sua « forza » – alle arti magiche dei Magi, abbastanza inaspettatamente la figura di Cristo si avvicina a quella tratteggiata dallo studioso di storia del cristianesimo Morton Smith, che nel suo libro dal titolo eloquente GESÙ MAGO, sostenne che Gesù sarebbe stato a sua volta un taumaturgo, non troppo diverso da quelli che all’epoca circolavano numerosi nel mondo mediterraneo, in una cultura in cui anche fra i cristiani le arti magiche avevano una consistenza effettiva, erano considerate realmente potenti e per questo motivo, oltre che temute, erano anche rispettate.

 

Se gli angeli avevano annunziato che a Betlemme era nato il Salvatore, i Magi certificano la verità di questo annunzio : Gesù è il vero Dio, al quale le altre religioni possono ormai solo prestare omaggio. I Magi non sono lì semplicemente per affermare che « questa stella annunzia la nascita di un personaggio straordinario » ; essi intraprendono un lungo viaggio, si recano da Erode per interrogarlo, porgono un omaggio solenne al neonato, ricevono addirittura un messaggio celeste che permette loro di sfuggire alla crudeltà del tiranno… Troppo per dei semplici astrologi. Qualunque sia allora l’interpretazione da dare a questi enigmatici personaggi ( siano essi maghi, taumaturghi, savi d’Oriente, sacerdoti di antiche religioni ), ci pare certo perlomeno il fatto che Matteo li ha fatti giungere fino a Betlemme per certificare la nascita del « vero » Salvatore dell’umanità. Rivediamo dunque il racconto dell’evangelista :

« Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Ed ecco, alcuni Magi vennero da Oriente a Gerusalemme e dicevano : ” Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei ? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo “. All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero : ” A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta :
” E tu Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda : da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele “.
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo : ” Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo “. Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, fecero ritorno al loro paese per un’altra strada. »

 

 
Maurizio Bettini IL PRESEPIO, Edizioni EINAUDI

 

 

 

 

 

 

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