16.IV
. . . e sono tempi in cui viviamo sospesi, nelle forme della prova.
« Sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. »
Sal 27
16.IV
. . . e sono tempi in cui viviamo sospesi, nelle forme della prova.
« Sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. »
Sal 27
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15.IV
« Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti. Chi viene dalla terra appartiene alla terra, e parla come un uomo di questa terra ; chi viene dal cielo parla di ciò che ha visto e udito. Però nessuno accoglie la sua testimonianza. »
Gv 3, 31-33
È l’introduzione a una conclusione luminosa, troppo luminosa per i figli della terra, per il pensiero nato cieco dei figli della terra ma che può sapere cosa significa vedere la luce.
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Fra poco, mezzogiorno. In piedi da un’ora, la notte è trascorsa senza patimenti, nessun dolore fisico di pesantezza muscolare nelle cosce, poco sonno.
G. parlava al telefono con il medico di base che gli certifica una settimana di assenza dal lavoro per malattia, ha ancora mal di schiena. Tempo liberato.
In piedi, l’articolazione dell’anca destra bloccata & dolente in movimento e da ferma, un breve raggio di sole alla finestra illumina i capolini di viole al davanzale, forse il cielo di piogge si allontana per un po’, i fischi che fa il merlo, dentro di me all’opera un tentativo di d e s t r u t t u r a z i o n e.
Dal mondo qualcosa di vivo ci raggiunge attraversando la notte, un’altra narrazione ha ripreso a fremere, parla, si slancia in relazioni . . .
Un autre récit du monde
Bientôt midi. Levée depuis une heure, la nuit traversée sans souffrance, sans douleur due à la lourdeur des muscles dans les cuisses, peu de sommeil.
G. a téléphoné au médecin généraliste qui lui a prescrit une semaine d’arrêt maladie, il a encore mal au dos. Libération du temps.
Debout, l’articulation de la hanche droite bloquée et douloureuse en mouvement comme au repos, un bref rayon de soleil par la fenêtre illumine les inflorescences violettes sur le rebord, peut-être le ciel de pluie s’est-il éloigné un moment, les sifflets que fait le merle, une tentative d e d é c o n s t r u c t i o n est à l’œuvre en moi.
Du monde quelque chose de vivant nous parvient, traversant la nuit, un autre récit s’est remis à trembler, parle, s’élance de lien en lien . . .
Traduzione dall’italiano di Philippe Aigrain
( cliccare QUI per la versione in francese )
ATELIER DE
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