Archives for: settembre 2017

UNA DONNA, di Sibilla Aleramo

 

 

 

 

 

 

 

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per Sibilla Aleramo

 

…la delicatezza della sua parola che ritorna sul corpo-contuso della vita che è stata la sua, e pure ancora la nostra lungo scie di millenni in cui — quante volte ! siamo rimaste da sole impastate al silenzio che ci ha riempita la bocca, al nerofumo nelle stanze fino a non vedere più, alle paludi che ancora troppe volte ci arenano le ginocchia obliandoci la spinta per reimparare il passo che ci fa andare via. Una donna di Sibilla Aleramo mi ha accompagnata per anni nei traslochi di case e città senza che del libro mai abbia sfogliata una pagina ; se anche avessi aperto il libro e il mio ascolto alla sua voce, oggi lo so, non avrei proseguito, non avrei potuto.

In viaggio notturno si giunge fino a lei, fino a sfiorare la sua voce chiara, il suo dire limpido ed è anche un passaggio di violento stupore per quanto noi donne ancora ci somigliamo andando indietro nel tempo, e questo rispecchiarci nelle somme del dolore ci riconosce, e promette già di rigenerarci a un’altra e più autentica identità.

Nell’ascolto della mente la sua scrittura scompare — come se lo spirito per se stesso avesse preso voce e parola incarnate in questa donna, e tuttavia eccedendo continuamente la misura della sua storia. Per radicare e attingere verso un inedito ampio e fondo in cui tutte le corde di un apparente indistinto secolare — come per miracolo ! si articolano di una parola delicata verso il dolore che non si scioglie, non si sconta ; per compiere vivido il senso di memoria che ritorna una seconda volta su ciò che è compiuto, per pronunciarlo ancora, per darne al mondo la parte che gli spetta.

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Bologna in fiore

 

 

 

 

 

 

 

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Semplice : una piazzetta nel cuore antico della città che per un fine settimana in primavera e in autunno ricopre il suo lastricato di porfido di vasi di piante verdi e fiorite, di aromatiche, di piante grasse e succulente, di Tillandsie, di carnivore…

Un esercizio di apprendimento della lingua madre in età adulta consiste nel coltivare specie vegetali per farne un giardino.

. . . . . ri — apprendere ad ascoltare nell’apparente silenzio, riconoscere bisogni a cui riuscire a rispondere, espressioni vitali in cui riuscire a coinvolgersi, registrare con le antenne dello spirito il moto vegetale e…sfiorare almeno un poco quella china di mobilissimo verdeggiante abbandono nell’aria verso il cielo.

Per quest’anno ho scelto piccolissime piante grasse che sistemo stanotte nelle teiere di Alice.

 

 

 

 

 

 

Mutar di foglia

( cliccare sull’immagine per ingrandire )

 

 

 

 

 

 

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. . . . .
e non s’intende di vesti femminili
portate sulle caviglie

Saffo, 57

 

 

E’ passata la fine dell’estate, la parte in cui l’ultimo calore della stagione marcisce come un sudario di fuoco stinto nell’aria, nella carne, nei pensieri ; tutto questo finito. Puntuale è arrivato settembre con i suoi venti, con le sue acque diverse : riserve di umidità prendono consuetudine nell’atmosfera come sotto la pelle, a ogni passo, vanno incubando le piogge nel cielo, le bacche mature sui rovi e nei roseti.

Anch’io — mi decido, muto il mio aspetto di nuove trame, nuovi colori. . . una vena sottile di eccitata attesa pervade il mio spirito a questo incipiente luminare di bianco di bruno di nero.