Davanti alla traduzione dei miei versi di poesia

 

 

 

 

 

C’è una commozione che non si può spiegare, che rimane per sempre segreta nelle pieghe dell’intimità, una vena di vita che non può vedere la luce : se potesse affiorare, se ne disseccherebbe.
Affacciarsi su un’altra lingua parlante, mentre cerca di mettere i suoi passi nelle orme lasciate dai tuoi passi nella cera fusa del senso delle cose ;
seguire la danza che improvvisa sull’orlo del rischio di fraintendere,
sul confine luminoso dell’errare,
e tu palpiti per lei, per quella lingua straniera che si avventura,
temi per lei, che non si perda nel suo slancio generoso di accogliere l’ascolto,
e infine molli la presa sulle tue parole,
accetti l’invito di scioglierti in un’altra danza,
ti lasci confondere, scivolare.

 

Philippe Aigrain traduce  C o n t r o — articolare
 

 
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