Tag: Alfonso Gatto

Resistenza e desistenza – Piero Calamandrei

 

 

 

…tutto quel giorno ruppe nella vita
con la piena del sangue, nell’azzurro
il rosso palpitò come una gola.
E fummo vivi, insorti con il taglio
ridente della bocca, pieni gli occhi
piena la mano nel suo pugno: il cuore
d’improvviso ci apparve in mezzo al petto.
Alfonso Gatto, 25 Aprile

 

 

 

 
Calamandrei_HQ
Piero Calamandrei

 

 

 

 

 

Il decennio della “desistenza”

Ma il governo della Resistenza fu abbattuto dopo pochi mesi, nel novembre del 1945, come tutti ricordiamo, da intrighi di vecchi politicanti. E cominciò allora quel decennio di progressivo e corrosivo discredito dei valori della resistenza, il decennio della “desistenza”, che cominciò con la la beffa della epurazione e con le famigerate applicazioni dell’amnistia in materia di sevizie non mai abbastanza efferate, e che poi, proclamata malgrado tutto la Repubblica e votata la Costituzione, è diventato, in questi ultimi anni, con progressivo slittamento, disfattismo costituzionale, disprezzo di tutto quello che di nuovo e di innovatore aveva la nostra Costituzione, irrisione quotidiana di tutti i diritti fondamentali, dalla libertà di religione al diritto al lavoro, che la Costituzione aveva voluto garantire ai cittadini della nuova Italia democratica. La Resistenza, rinnegata prima nei suoi valori morali e politici, fu rinnegata poi nei suoi valori giuridici, consacrati nella Costituzione. […]

Il dramma della Resistenza e del nostro Paese è stato questo : che la Resistenza, dopo aver trionfato in guerra, come epopea partigiana, è stata soffocata bandita dalle vecchie forze conservatrici appena essa si è affacciata alla vita politica del tempo di pace, ov’essa era chiamata a dar vita a un nuova classe politica che riempisse il vuoto lasciato dalla catastrofe.

I morti della Resistenza vollero essere, credettero di essere, le avanguardie di una nuova classe dirigente, pulita e onesta, fatta di popolo, destinata a prendere il posto di tutti i profittatori e di tutti i corruttori. Quei morti furono la testimonianza e la promessa di un autogoverno popolare in formazione : ma finita la guerra, i vecchi vivi risalirono sulle poltrone e la voce dei giovani fu ricoperta da quelle vecchie querele.

 

Piero Calamandrei Passato e avvenire della resistenza, estratto da Resistenza e guerra.