” Pensare tutto intero ” J. A. D. Ingres

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1813

Per un buon pittore, quando conosca bene il suo mestiere ed abbia ben appreso ad imitare la natura, la cosa più ardua sta nel «pensare» tutto intero il suo quadro, averlo per così dire tutto in mente, per poterlo dipingere in seguito con calore e come d’un solo getto. Allora, credo, tutto appare come «sentito» insieme. Ecco le caratteristiche del grande maestro, quello che si deve raggiungere, a forza di pensare giorno e notte la propria arte, se si è nati per questo.

L’enorme quantità di opere antiche compiute da un sol uomo prova che a un certo momento l’artista di genio si sente come trascinato dai suoi stessi mezzi e tutti i giorni fa cose ch’egli prima non credeva saper fare.

Mi sembra d’essere quest’uomo. Faccio progressi ogni giorno : mai il lavoro mi fu così facile e ciò nonostante le mie opere non sono fatte con negligenza, al contrario. Io «finisco» più di prima, ma molto più in fretta . . .

 
J. A. D. Ingres, Note e Pensieri

A cura di Luciano Anceschi
Alessandro Minuziano Editore – Milano, 1946

 

 

* * *

Pensare tutto intero è come attingere a una dimensione cosmica per ogni minuta visione frammentaria o parziale. E’ un moto di spirito, un esercizio – del pensiero – di terrestre trascendenza.

Pensare tutto intero per sentire tutto insieme : e il calore, e l’unico getto con il quale l’opera sembra fatta come da se stessa e in se stessa bastante nella sua integrità, hanno a che fare con la natura di tutte le cose organiche vive.

La forza, che si tempra nel pensare giorno e notte tutto questo. . .fino a riuscire a collimare con la stessa potenza dei propri mezzi.

rosaturca
 

 

 

 

Bologna-20160211-08177
 

 

 

 

 

 

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