Gustave Flaubert “… si tu savais”

 

 

 

         Vogliamo parlare del soffocamento che dà lo sforzo smisurato della parola quando giunge alla propria sterilità sull’aperto immenso della passione amorosa ?

rosaturca

 

 

 

Gustave Flaubert à Louise Colet  [ Samedi 8 Août 1846 ]

 

. . .

11 heures du soir…
      Adieu, je ferme ma lettre. C’est l’heure où, seul et pendant que tout dort, je tire le tiroir où sont mes trésors. Je contemple tes pantoufles, ton mouchoir, tes cheveux, ton portrait, je relis tes lettres, j’en respire l’odeur musquée. Si tu savais ce que je sens maintenant !… dans la nuit mon coeur se dilate et une rosée d’amour le pénètre !
      Mille baisers, mille, partout, partout.

 

 

 

Addio, chiudo la lettera. E’ l’ora in cui, solo e mentre tutto dorme, apro il cassetto in cui sono i miei tesori. Contemplo le tue pantofole, il fazzoletto, i tuoi capelli, il ritratto, rileggo le tue lettere, ne respiro l’odore muschiato. Se tu sapessi quello che sento ora ! . .  . nella notte il mio cuore si dilata e una rugiada d’amore lo penetra. Mille baci, mille, dappertutto, dappertutto

Traduzione dal francese di Maria Teresa Giaveri, Milano 1984

 

 

 

 

 

 

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