Siamo semi piantati dal vento nelle vene di terra sugli anfratti dei fiordi, solitari e battuti dal vento, custoditi nei rovi, concimati di sale.
Siamo piante migranti nel sogno, nelle nebbie d’autunno sorpresi, e dagli alberi spogli, dalle piazze deserte gelate al mattino presto, ed è silenzio anche il pane.