Volo lento

 

 

 

 

 

 

 

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Quasi le sei, del ciclamino i nidi nel crepuscolo stingono l’aria della sera profumando sul cortile una dolcezza di boschi, della luce apprendo la parola che mi fa restare, quando invece saprei l’ora di andare : a coltivare la forma del mondo, e accettare in quella di consumare la mia.

 

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Ieri sera nella pratica di tiro abbiamo provato il mio arco, abbiamo guardato come s’involano le frecce, ne abbiamo provate diverse. Lo scopo sarebbe quello di trovare la freccia giusta nell’equilibrio fra l’arco e l’arciere, si potrebbe anche dire la freccia adatta per mettere l’arco e l’arciere nella giusta relazione — quella più consona, più naturale ?

Io non ho l’occhio per seguire la traiettoria di questo corpo sottile che scocco dalla mia corda ; non ho l’orecchio per sentire se l’arco mi vibra appena nella mano dal rumore che fa dopo il rilascio della corda. Più grossolanamente, posso avvertire del volo soltanto la spinta che alla freccia s’imprime dalla sua coda, l’eco di quella spinta che resta attaccata un istante di più sulla mia corda, vibrandomi nelle spalle fino al centro del petto ; posso avere l’orecchio di quella spinta come conclude la sua corsa nell’impatto sul bersaglio.

Verso la fine della pratica abbiamo raggiunto un’opinione di massima sulla freccia da scegliere, tanto per incominciare ; poi Andrea mi propone di tirare con una freccia di legno, me ne offre una delle sue, normalmente tiriamo con frecce in carbonio. Ho scoccato allora la freccia e subito ho avuto l’impressione fisica prolungata di tutta l’ampiezza della distanza che c’era fra me e il bersaglio, l’aria che invece di essere solcata da un tiro secco slanciato al limite del suo sforzo e riverberante nel suono emesso dall’arco, l’aria si riempiva ora di una palpabile plasticità che era la forma del volo lento della freccia. Ho saputo allora che non è tutto sentirmi nel cerchio fisico e magico dell’arco fatto apposta per me mentre si tende, che ci si può proiettare anche fuori dal cerchio.

E’ stato così che ho saputo in modo definitivo cosa vado cercando, l’ho saputo in un istante delle mie membra, ne ho serbato vivida impressione nel mio spirito.

14.II.2020
 

 

 

 

 

 

 

 

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