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Denso di bianco il cielo di nuvole, calda e umida l’aria immota. Fuori è un chiarore privo di splendore, accompagnato da piogge pazienti e inattesi arcobaleni sul cuore antico della città che si rispecchia sulle scie bagnate del selciato.
Si sta più in casa, si incomincia, anche di giorno con la luce delle lampade accese ; si alternano i pasti al riposo, le cure di casa a quelle di cucina. E si legge con più calma e trasporto, si scrive anche, con più abbandono.