Si chiude

 

 

 

 

 

L’oscura nuda verità impressa nella carne, quella di queste membra prese come sostanza e significato del suo dire, l’oscura metamorfosi che ha fatto corpo nel mio fisico mortale . . .

Quante volte ho domandato – inutilmente – di capire perché tutta la vita in questa dura chiusura ; dai limi più lungamente esiliati della mia coscienza. Poi, diventa limpida visione qui — non si cammina, più.

China sul declinare del mio passo, al suo fianco distesa, alla terra, offerta all’ascolto. Piano come impercettibile battito d’ali di farfalla in volo nei sogni, queste membra ed io, intrecciamo una voce di muscoli e nervi e tenerezza e aliti di fiato. E intanto fuori cadeva la sera.

Infine. Siamo uscite sorprese nelle piogge della sera, sulla pietra umida nel buio abbiamo posato la fatica e il sollievo per lo sforzo. Abbiamo guardato, e abbiamo visto insieme tutta la bellezza del creato.

 

 

 

 

 

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